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LA NOSTRA STORIA

Eccoci qua!

Siamo nati in Argentina in due città diverse a 100 km l’una dall’altra. Ci siamo conosciuti per caso e non ci siamo mai più separati. Da subito io, Dario avevo manifestato l’intenzione di trasferirmi a San Marino dov’era nato mio nonno, perché sentivo in qualche modo il bisogno di tornare sui suoi passi.

Questo era il mio sogno da quando avevo 18 anni.

Io e Maria dopo otto mesi che ci conoscevamo eravamo già sposati e solo dopo altri due, lei aspettava nostro figlio.

La situazione economica in Argentina era altalenante; in due prendevamo €450 al mese che appena ci bastavano per arrivare a coprire le spese primarie.

Come si dice: “Ci si muove per ispirazione o disperazione.” E noi per “ ispirazione” abbiamo deciso di trasferirci in Europa. Sottolineo che la nostra è stata ispirazione anche se potrebbe sembrare il contrario, perché volevamo dare a nostro figlio, che sarebbe venuto alla luce di lì a poco, un futuro migliore, ricco di possibilità e senza rinunce.

Siamo dunque arrivati San Marino. Maria era incinta di 6 mesi.

Follia? Non lo so, forse un po’ di incoscienza, quella sana che aiuta a fare scelte coraggiose e che permette di vivere senza rammarico, senza domande tipo: -E se….?

Arrivati in questo Stato, le uniche persone che conoscevamo le avevamo incontrate attraverso internet.

-Si può dire che facevamo già relazioni online!

E sono state coloro che ci hanno indirizzato su come muoverci al meglio, visto anche lo stato particolare in cui si trovava Maria.

Tutto è andato meglio del previsto. Dopo qualche giorno ho trovato lavoro, abbiamo affittato la casa e dopo appena tre mesi è nato Gian Luca.

Volevamo veder crescere nostro figlio e non affidarlo a persone che non conoscevamo, così ci alternavamo nei lavori per essere presenti a casa almeno uno dei due. Maria ha fatto mille lavori: stagione in albergo, pulizie in fabbrica, lavori faticosi, pesanti con orari difficili che le hanno causato problemi di salute.

La situazione non era bellissima.

Così si è “affidata” alla frase: - “Se non ti sta bene dove ti trovi, ti puoi muovere. Non sei mica un albero”. Maria ha iniziato a lavorare gratuitamente per raggiungere competenze in più che l’hanno portata ad essere assunta come impiegata in ufficio.

Finalmente avevamo due stipendi medio alti, “la sicurezza”, la nostra casa, tanti obiettivi raggiunti, ma anche tanti debiti da saldare. Ed è a questo punto che il mio lavoro inizia a barcollare. In questo preciso momento ci siamo accorti quanto i debiti ci legavamo ad un lavoro che forse non ci piaceva poi così tanto. Per disperazione comincio a far serate di karaoke. E a dormire male, a fare pasti irregolari e ad avere tanti chili in più.

Ed è a questo punto della storia che il network marketing entra nella nostra vita, per una necessità fisica, in primis. Abbiamo però, ben presto capito che questa poteva essere una strada interessante, soprattutto per la nostra libertà sia finanziaria che personale.

Noi avevamo ottimi lavori, ma con il grande problema di non poter prendere le ferie quando volevamo. Chi ha i propri affetti lontani sa bene quanto si spenda per viaggiare oltre oceano e fermarsi solo una settimana è molto limitante!

La prima esperienza nel network non è andata come volevamo, ma abbiamo imparato tanto; soprattutto il fatto che un’azienda deve rispecchiarti nei principi etici altrimenti dopo un po’ la corda si spezza.

E poi è arrivata Snep attraverso i social, prima tramite una persona, poi abbiamo approfondito con chi oggi sono i nostri sponsor che ci hanno trasmesso l’entusiasmo per questa azienda.

Ne siamo entrati a far parte e ci siamo messi a lavorare di buona lena a Gennaio 2018 con un grande obiettivo. E a Febbraio di quell’anno l’evento aziendale ci ha confermato che eravamo nel posto giusto e nel momento giusto, ma soprattutto eravamo con le persone giuste.

Dopo undici mesi la mia azienda sammarinese in cui lavoravo da diciotto anni come magazziniere è costretta a chiudere per la crisi economica.

Per fortuna avevo fatto la scelta di avere un piano B. Da quel momento mi sono dedicato a tempo pieno a questa nuova attività che è diventata, per me la principale.

Maria, pur avendo un lavoro “sicuro” ha capito che poteva stare meglio. Così ci siamo dati un altro obiettivo, una data. Ci siamo promessi che il 31 dicembre 2019 avrebbe lasciato il suo lavoro con contratto a tempo indeterminato. E così è stato, anche questo traguardo l’abbiamo raggiunto.

Cosa abbiamo oggi? La libertà, il bene più prezioso a cui molti ambiscono.

Lavoriamo, ma possiamo decidere quando, come e dove farlo.

Abbiamo toccato con mano il nostro sogno quando a Febbraio 2020 dopo essere coinvolti entrambe al 100% in questa attività, senza chiedere il permesso a nessuno, siamo riusciti a volare in Argentina e festeggiare insieme alla nostra famiglia i compleanni di Maria, Gian luca e mia suocera. E questo prima non succedeva!


“Sogna, la realtà tienila stretta solo se “veramente” ti fa felice.”

 
 
 

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